di Claudio Palumbo
Docente di Psicologia presso la Facoltà di Medicina Università degli Studi di Parma e di Psicologia dell’Organizzazione presso l’Università di Torino – Sede di Cuneo
I valori si possono definire come convinzioni in base alle quali una persona ritiene più o meno giusto o sbagliato agire in un determinato modo; pertanto si tratta di fondamenti in grado di influenzare notevolmente gli atteggiamenti e i comportamenti.
Il mondo del lavoro attuale si raffronta ormai da lungo tempo con una serie di aspetti dinamici che ne stanno ampiamente modificando la struttura: parole come flessibilità e innovazione diventano i cardini su cui l’individuo centra la sua esperienza lavorativa, imparando ad aggiornarsi costantemente, coltivare competenze trasversali e tollerare l’insicurezza. In tal senso, lo studio dei valori professionali acquisisce una forte centralità, poiché questi possono diventare punti di riferimento efficaci per delineare le direzioni del percorso professionale e le risorse per affrontarne l’incertezza (Castelli e Boerchi, 2005).
In buona parte mutuati dall’antropologia, i valori “d’uso”, “di scambio, “simbolico”, a cui aggiungerne una quarto apparentemente paradossale, il valore effimero (Palumbo, 2006), possono essere considerati valori fondanti nell’ispirare le sceltelavorative, in quanto rispondono rispettivamente alle domande generali: “A cosa serve? Quanto costa? Cosa rappresenta? È di moda?”. Essi sono assegnati (Palumbo, 2006, 2010) a una categoria di benessere personale rappresentata dalla dicotomia: funzionale (valore d’uso e di scambio) e gratuito (valore simbolico ed effimero).
Lo studio dei valori ha una storia recente all’interno delle discipline psicologiche: solo negli ultimi decenni la letteratura scientifica si è focalizzata sul fatto che l’analisi dei bisogni, dei desideri e degli interessi non esaurisce la comprensione
delle dinamiche motivazionali di un individuo. In questo senso, il costrutto di “valore” gioca un ruolo importante nella definizione di scelte professionali coerenti con le aspettative di un individuo e con quelle del contesto sociale nel quale è inserito.
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